Due mesi di letture e incontri online hanno preparato il terreno per un’esperienza unica: uno zaino sulle spalle di 13 ragazzi e due insegnanti, un pomeriggio di prove e una mattina dedicata alla condivisione, il tutto incorniciato da Bookcity Milano e con lo sfondo imponente dei sei bracci del carcere di San Vittore. Una cornice che, se restaurata, potrebbe rendere ancora più straordinaria l’atmosfera sotto la cupola affrescata di blu.
Questi sono i numeri di un progetto ricco di emozioni e significati, che ha coinvolto i ragazzi del quarto anno della Scuola del Fare di Napoli e le persone detenute della Casa Circondariale Francesco di Cataldo (San Vittore). Insieme ad Elvio e Paola, è stato compiuto un viaggio meraviglioso alla scoperta di sé stessi: da dove partiamo? Dove vogliamo andare? Cosa portiamo con noi? E cosa troviamo nella nostra valigia una volta rientrati? Chi viene da fuori, cosa porta? Chi resta dentro, cosa prova?
Queste sono le domande che sono emerse e su cui ci siamo interrogati. Tutto è nato dalla lettura de “La conferenza degli uccelli”, un poema persiano del dodicesimo secolo che narra come, per sottrarsi al caos e alla disperazione che opprimono il mondo, l’Upupa raduni la moltitudine degli uccelli e li guidi nella ricerca di un re perduto, Simurg, il quale si dice abbia tutte le risposte.
Questo potente messaggio di unità ha aperto i cuori di coloro che hanno ascoltato le letture e gli scritti dei ragazzi e delle Persone Detenute, regalando uno spettacolo veramente emozionante.